Il crowdfunding è diventato uno degli strumenti di finanziamento più popolari per le startup e per nuove idee imprenditoriali. Questo metodo consente a imprenditori e innovatori di raccogliere fondi direttamente dal pubblico (crowd), superando i limiti dei finanziamenti tradizionali.
In questa guida esploreremo cos’è il crowdfunding, le sue principali tipologie, le opportunità che offre e gli aspetti legali da tenere in considerazione per garantire il successo delle campagne ed evitare problemi.
Crowdfunding, cos’è e quali sono i vantaggi
Il crowdfunding è uno strumento di raccolta fondi che sfrutta il contributo di molte persone, attraverso piattaforme online. Questo tipo di finanziamento permette a chiunque di contribuire, anche con piccole somme, al successo di un progetto o di una startup.
Negli ultimi anni il crowdfunding ha visto una crescita significativa, diventando una delle opzioni preferite per chi vuole avviare un nuovo progetto senza passare attraverso i canali bancari tradizionali e per evitare di contrarre da subito debito, cedendo così una parte del capitale sociale ad investitori c.d. retail.
I vantaggi del crowdfunding possono essere così sintetizzati:
- Accesso facilitato ai capitali. La piattaforma di crowdfunding valida l’operazione e la valutazione della società che lancia la campagna, attivando il proprio network unitamente a quello dei proponenti, in modo da non dover negoziare con grandi investitori.
- Validazione di mercato. Una campagna di successo può essere letta anche come validazione di business, poiché dalle interazioni e dall’interesse ricevuto si può evincere che il prodotto o il servizio proposto stiano convincendo il pubblico.
- Visibilità. Una campagna di crowdfunding aumenta considerevolmente la notorietà di una startup, a prescindere dalla raccolta, e si rivela un ottimo strumento di comunicazione e marketing aziendale.
Tipologie di Crowdfunding
Esistono diverse forme di crowdfunding, ma quelle più utilizzate in Italia e nel Mondo sono l’equity crowdfunding e il lending crowdfunding.
EQUITY CROWDFUNDING
È il modello attraverso cui gli investitori contribuiscono al finanziamento di una startup o di una PMI ottenendo in cambio di una quota di partecipazione nel capitale sociale.
Si tratta di una soluzione ideale per le società che cercano finanziamenti senza rinunciare alla loro visione imprenditoriale, magari in una fase early stage in cui non vogliono ancora confrontarsi gli investitori istituzionali e con le loro pretese in termini di contrattualistica e di sviluppo del business.
In Italia, l’equity crowdfunding è regolato dalla CONSOB, con disposizioni dirette a proteggere gli investitori e a garantire la trasparenza delle operazioni. Questo modello permette alle startup di ottenere finanziamenti significativi, dando agli investitori la possibilità di essere parte del potenziale successo di un’impresa innovativa.
LENDING CROWDFUNDING
Il lending crowdfunding è invece una forma di prestito collettivo, sostituto del classico prestito bancario, con cui investitori non professionali offrono denaro a società medio-piccole (startup e PMI), in cambio di un rendimento certo sul capitale prestato, sotto forma di interessi.
Questo tipo di crowdfunding è spesso utilizzato da società che hanno bisogno di liquidità, ma non vogliono cedere parte della proprietà aziendale, oppure hanno semplicemente bisogno di un prestito veloce per finanziare una specifica operazione societaria oppure come bridge in attesa di nuove raccolte di capitali.
Il lending crowdfunding costituisce un’opzione interessante per chi vuole investire con un rischio relativamente contenuto, a fronte di rendimenti predeterminati.
Crowdfunding e Startup: vantaggi e svantaggi
Il crowdfunding presenta una serie di vantaggi significativi per le startup, ma anche alcuni aspetti critici che è bene considerare.
Vantaggi:
- Accesso facilitato al capitale. Non è necessario negoziare con banche o grandi investitori, potendo ottenere fondi direttamente dal pubblico e da piccoli investitori che amano sostenere progetti innovativi investendo una piccola parte del loro portafoglio.
- Validazione del prodotto. Come abbiamo già visto, il successo di una campagna può significare che c’è interesse del mercato per il prodotto o servizio proposto.
- Maggiore visibilità. Una campagna di crowdfunding può aumentare la notorietà del brand e creare una community di sostenitori, offrendo connessioni e opportunità di networking.
Svantaggi:
- Elevata competizione. Realizzare una campagna di successo non è così scontato, dato che molte campagne non raggiungono l’obiettivo di raccolta prefissato.
- Impegno per la promozione. È necessario dedicare molto tempo e risorse (anche umane) alla promozione della campagna, dovendo altresì contare su un proprio network affinché si possa partire col piede giusto.
- Budget iniziale. I tempi in cui erano le piattaforme di crowdfunding a cercare le startup e le PMI per le campagne è terminato. Il mercato è maturo e molto competitivo, con investitori attenti e preparati. Occorre quindi dedicare tanto impegno e tempo agli stessi e avere un budget iniziale importante, dato che tra costi della piattaforma, documentazione legale-finanziaria e marketing non si può partire senza avere un po’ di denaro a disposizione.
Equity Crowdfunding per piccoli investitori: funzionamento e vantaggi
L’equity crowdfunding è particolarmente interessante per i piccoli investitori, in quanto consente loro di partecipare al finanziamento di startup e PMI senza la necessità di utilizzare grandi capitali.
I piccoli investitori possono così acquistare quote della società a partire da somme modeste (si parte in media da 500 euro) e, in cambio, ottenere una partecipazione nel capitale della società.
Inoltre, il lavoro di selezione, valutazione e di raccolta della documentazione societaria e legale è svolto dalla piattaforma di crowdfunding, per cui tutto quello che occorre per farsi un’idea del progetto, del team e degli aspetti finanziari e legali è a disposizione degli investitori nella pagina dedicata alla campagna.
Vediamo quali sono i principali vantaggi per i piccoli investitori:
- Opportunità di guadagni futuri: investire in una startup o PMI offre potenzialmente rendimenti elevati, soprattutto se la società cresce rapidamente o viene acquisita da grossi gruppi (exit).
- Partecipazione all’innovazione: l’equity crowdfunding permette agli investitori di supportare progetti innovativi e di contribuire direttamente allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, consentendo di avere sul mercato soluzioni sempre più avanzate.
- Diversificazione del portafoglio: I piccoli investitori possono investire in più campagne, ma anche sfruttare l’equity crowdfunding come strumento di diversificazione degli investimenti, dedicando ad esso una parte magari minoritaria delle proprie risorse finanziarie, visto l’alto rischio insito nei progetti innovativi. Il che significa, però, anche potenziali guadagni di rilievo.
Attraverso piattaforme come Mamacrowd (https://mamacrowd.com/it/) e Opstart (https://www.opstart.it/it/home), i piccoli investitori hanno accesso ad una gamma diversificata di startup e pmi, con tutte le informazioni necessarie per valutare il rischio e le potenzialità di ogni investimento.
Regolamentazione del Crowdfunding in Italia e in Europa
In Italia, il crowdfunding, soprattutto nelle forme equity e lending, è regolato dalla CONSOB. La normativa prevede una serie di obblighi per le piattaforme di crowdfunding e per le società che lo utilizzano, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e protezione per gli investitori.
A livello europeo, il Regolamento Europeo sul Crowdfunding (Regulation on European Crowdfunding Service Providers, ECSP), entrato in vigore nel 2021, mira a uniformare le regole tra i diversi Paesi membri.
Questo regolamento introduce un quadro normativo comune, rendendo più semplice per le startup e le PMI raccogliere fondi anche al di fuori dei propri confini nazionali. Il regolamento europeo prevede limiti per il finanziamento individuale e richiede alle piattaforme di crowdfunding di essere autorizzate e supervisionate da un’autorità nazionale (cosa già prevista in Italia ancor prima dell’entrata in vigore di questa normativa).
Campagne di crowdfunding di successo
Nel mondo del crowdfunding italiano, alcune startup hanno avuto particolare successo. Vediamo alcuni esempi significativi di società che sono state pre-accelerate dal programma Startup University (https://startupuniversity.it/).
Yakkyo
Oggi società quotata su Euronext, è stata una delle prime ad utilizzare l’equity crowdfunding in Italia, raccogliendo 260.000 euro attraverso la piattaforma Mamacrowd. Yakkyo offre un servizio innovativo che facilita l’acquisto di prodotti dalla Cina, rivolgendosi soprattutto alle piccole imprese che vogliono semplificare il processo di importazione.
Oggi punta fortemente su software proprietari AI based, che facilitano i processi di selezione e acquisto di prodotti dalla Cina da parte dei dropshippers.
La campagna su Mamacrowd ha raggiunto i suoi obiettivi grazie ad un’ottima comunicazione del valore del servizio, con ampio coinvolgimento della community.
BionIt Labs (Adam's Hand)
Anche BionIt Labs, una startup che sviluppa protesi robotiche innovative per soggetti che hanno subito l’amputazione dell’avambraccio, ha utilizzato Mamacrowd per raccogliere fondi, riuscendo a raggiungere un obiettivo di poco superiore ai 240.000 euro.
La campagna di equity crowdfunding ha permesso alla startup di finanziare la prima fase di sviluppo e di produzione delle protesi, attirando l’attenzione di investitori interessati all’innovazione in ambito medtech.
Il successo della campagna e gli obiettivi di sviluppo raggiunti hanno anche permesso alla startup, di lì a poco, di chiudere un importante round di finanziamento con investitori istituzionali, pari a 3,5 milioni di euro, round a cui il nostro studio ha partecipato in qualità di legal advisor.
Conclusioni
Il crowdfunding costituisce un’opzione preziosa per le startup e per le PMI che cercano finanziamenti alternativi per sviluppare nuovi progetti, non necessariamente innovativi.
Tuttavia, il successo di una campagna non dipende solo dall’idea e dal team, ma anche dalla compliance legale e quindi dalla capacità di rispettare tutte le normative vigenti.
Un competente advisor legale può consigliare alla società proponente soluzioni interessanti per gestire al meglio il rapporto con i piccoli investitori ed evitare problemi futuri con gli investitori istituzionali, come accade quando il nostro studio affianca gli imprenditori nelle campagne.
Rispettare le regole imposte dalla normativa vigente è poi essenziale a livello di immagine, oltre ad impedire, in caso di mancato rispetto, l’accesso del progetto alle piattaforme di crowdfunding.
Se stai pensando di lanciare una campagna di crowdfunding per la tua startup o PMI contattaci per una consulenza legale personalizzata (per i clienti online sono previste tariffe agevolate).
Ti aiuteremo a navigare nel complesso panorama del crowdfunding e a preparare insieme una campagna di successo, tutelando al meglio i tuoi interessi e quelli dei tuoi investitori.